Rolex Cosmograph Daytona acciaio ref. 6263 – Logo Arabo
Il cronografo Rolex, sogno dei collezionisti, nasce nel 1963 con un nome ambizioso: Cosmograph Daytona. Il termine cronografo muta per esaltarne la precisione, evocando mito dei viaggi spaziali di quegli anni, e rimanda alla storica gara delle 24 ore di Daytona, che allora Rolex sponsorizzava. I contatori del cronografo risaltano nitidamente sul quadrante per via del colore fortemente in contrasto, come il nero sul quadrante chiaro o il colore chiaro sul quadrante nero. La scala tachimetrica, ossia la scala graduata che permette di determinare la velocità media su una data distanza mediante la lancetta dei secondi cronografici, abbandona il quadrante, che risulta più grande e più immediato, e si sposta sulla circonferenza della lunetta. La scala tachimetrica riportava inizialmente l’indicazione massima 300 unità/tempo, poi abbassata a 200; il quadrante, incentrato sul contrasto fra i contatori neri e il fondo argenté, o viceversa, riportava la scritta “Daytona”, inizialmente per i soli orologi destinati mercato americano, ma fu presto estesa all’intera produzione. Nel 1965 venne introdotta una variante dal carattere più marcatamente sportivo del Daytona, con l’aggiunta della chiusura a vite per i pulsanti cronografici e la corona, a garanzia di una affidabile resistenza all’acqua. Per indicare chiaramente che l’impermeabilità è stata migliorata, la dicitura Oyster fa la sua comparsa su tutti i quadranti, completando la dicitura Cosmograph. Cambia anche la lunetta tachimetrica, dotata di un disco nero in plexiglas e di una scala graduata in bianco, sempre allo scopo di migliorare la leggibilità. La scritta Daytona, evidente in rosso sui quandranti sempre sobri, diventa simbolo dell’orologio, nonostante mancasse sui primissimi esemplari prodotti. Anche questo è un modello destinato al mercato saudita e contraddistinto dalla presenza dello stemma policromo alle ore dodici.